Impianti di Videosorveglianza domestica e privacy: cosa puoi fare davvero senza rischiare sanzioni

08.12.2025

Installare telecamere a casa è diventato comune quanto montare un antifurto. Eppure, ogni giorno ricevo la stessa domanda: "Ma cosa posso riprendere davvero senza violare la privacy dei vicini?"
La risposta non è complicata: esistono poche regole chiare che, se rispettate, ti evitano problemi e ti permettono di proteggere l'abitazione in modo sereno.

Questo articolo non è un trattato di legge: è la versione "spiegata bene", come se la raccontassi a un amico che vuole installare le telecamere e non vuole sbagliare.

Indice dei contenuti

  1. Interno della casa: libertà totale (ma con buon senso)
  2. Esterno della casa: qui entra in gioco la legge sulla privacy
  3. Devi mettere il cartello di videosorveglianza? Dipende
  4. Conservazione delle immagini: il limite delle 24/48 ore
  5. Condominio: cosa cambia se vivi in un palazzo 
  6. Perché scegliere telecamere moderne semplifica ogni aspetto legale 
  7. In sintesi: le regole da ricordare davvero 
  8. Normative di riferimento per la videosorveglianza domestica  

Interno della casa: libertà totale (ma con buon senso) 

Partiamo dalla buona notizia: dentro casa tua puoi installare tutte le telecamere che vuoi.
Non ci sono limiti normativi, non serve alcuna autorizzazione e non devi notificare nulla a nessuno.

Le uniche attenzioni sono di buon senso:

  • evita di riprendere persone inconsapevoli che vivono in casa (ospiti, collaboratori domestici ecc.)

  • conserva le immagini in modo sicuro, evitando accessi non autorizzati

  • scegli sistemi con crittografia e gestione utenti per impedire intrusioni

Per il resto, sei libero.

Esterno della casa: qui entra in gioco la legge sulla privacy 

La parte importante è questa: non puoi riprendere aree che non ti appartengono, come strada pubblica, proprietà altrui, ingresso del vicino, parti comuni condominiali.

La regola è semplice:

La telecamera deve riprendere solo ciò che rientra nella tua proprietà privata.

In pratica:

  • OK se riprendi il tuo giardino, il vialetto, la porta d'ingresso, il garage

  • NON OK se la telecamera vede parti del marciapiede, finestre del vicino o passaggi comuni

Lo scopo deve essere la tutela della tua sicurezza, non il monitoraggio di terzi.

Devi mettere il cartello di videosorveglianza? Dipende 

Molti pensano sia obbligatorio sempre, ma la norma è più elastica.

  • Se la telecamera riprende solo aree private, senza alcuna possibilità di inquadrare parti comuni o pubbliche → non hai obbligo di cartello.

  • Se esiste anche un minimo rischio di riprendere aree non privateil cartello diventa necessario.

È sempre meglio inserirlo: costa poco e ti mette al riparo da interpretazioni rigide.

Conservazione delle immagini: il limite delle 24/48 ore 

Se utilizzi le telecamere solo per uso personale, la normativa non impone limiti rigidi, ma il Garante consiglia una regola chiara:

Non conservare le registrazioni oltre il tempo necessario alla sicurezza della casa, solitamente 24 o 48 ore.

Le eccezioni sono possibili solo in caso di:

  • episodi di furto

  • tentativi di intrusione

  • danneggiamenti

Condominio: cosa cambia se vivi in un palazzo 

Se installi una telecamera privata in condominio, le regole diventano più delicate.

Puoi installarla solo se:

  • riprende esclusivamente la tua porta o la tua area privata

  • non inquadra scale, pianerottoli o parti comuni

  • non registra audio (spesso vietato)

Per le telecamere condominiali "ufficiali", invece, serve l'approvazione dell'assemblea e procedure ben più rigide.

Perché scegliere telecamere moderne semplifica ogni aspetto legale 

Le tecnologie attuali offrono funzioni che aiutano anche dal punto di vista della privacy:

  • mascheramento delle aree proibite

  • zone privacy configurabili

  • rilevazione intelligente solo su movimento

  • crittografia dei dati

  • accessi multiutente controllati

Con questi strumenti puoi garantire sicurezza senza invadere la sfera altrui, mantenendo tutto conforme alle normative.

In sintesi: le regole da ricordare davvero 

Senza troppi tecnicismi, ecco ciò che serve tenere a mente:

  • dentro casa puoi riprendere liberamente

  • fuori casa devi riprendere solo ciò che è tuo

  • meglio sempre mettere il cartello se la telecamera è esterna

  • conserva le immagini per un tempo limitato

  • in condominio fai massima attenzione alle parti comuni

Seguendo queste indicazioni hai un impianto sicuro, legale e ben configurato, senza rischi di contestazioni.

Normative di riferimento per la videosorveglianza domestica 

Per chi desidera approfondire gli aspetti legali legati alla videosorveglianza privata, queste sono le principali normative e linee guida da consultare:

Regolamento UE 679/2016 (GDPR)
Stabilisce i principi generali sul trattamento dei dati personali, inclusi quelli raccolti tramite sistemi di videosorveglianza.

Provvedimento del Garante Privacy dell'8 aprile 2010
È il documento più importante per la videosorveglianza. Fornisce indicazioni precise su cartelli, angoli di ripresa, conservazione immagini e limiti per l'uso domestico.

Linee guida del Garante per Sistemi di Videosorveglianza – aggiornamento 2021
Chiarisce cosa è consentito per le telecamere installate da privati e introduce indicazioni pratiche sui sistemi smart e sulle nuove tecnologie.

Codice in materia di protezione dei dati personali (D.Lgs. 196/2003 – come modificato dal D.Lgs. 101/2018)
Integra il GDPR e definisce le basi giuridiche e i limiti per il trattamento dei dati da parte di persone fisiche e giuridiche.

Art. 615-bis Codice Penale – Interferenze illecite nella vita privata
Norma da conoscere: sanziona chi riprende indebitamente luoghi di vita privata altrui.

Consiglio per l'utente  

"Le normative non sono complicate: basta seguire poche regole chiare. Avere i riferimenti ufficiali a portata di mano ti aiuta a installare il tuo impianto in piena tranquillità e senza rischi."